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Com’è cambiato l’aperitivo dagli anni novanta ad oggi


L’aperitivo è uno di quei classici riti italiani che nel corso del tempo sono diventati intramontabili e che ora rappresentano una abitudine di cui pochi di noi riescono a fare a meno.

Ma l’aperitivo come lo conosciamo noi non è assolutamente lo stesso dei nostri padri o addirittura dei nostri nonni, negli anni infatti ha più volte cambiato volto assumendo delle forme diverse anche a seconda del periodo storico.

Oggi ci concentreremo sulla storia recente analizzando differenze ed analogie tra in nostro modo di fare aperitivo e quello in voga durante tutta la decade degli anni novanta.

L’aperitivo di ieri

L’origine dell’aperitivo è molto più antica di quanto si potrebbe pensare, risale addirittura alla prima metà dell’800 quando presso le corti europee ed in particolar modo quella di Vittorio Emanuele II di Savoia, si diffuse l’abitudine di consumare liquori prima dei pasti, i più gettonati all’epoca erano il vermouth ed altri amari a base di erbe.


Durante il 900 questo rito si diffuse anche tra il popolo, nei bar iniziarono ad essere serviti Martini, Campari e Bitter e comparvero anche i primi cibi d’accompagnamento.

Veniamo ora agli anni 90, ovvero al preciso momento in cui l’aperitivo divenne vero e proprio fenomeno di massa.

Proprio in quegli anni accanto alle bevande analcoliche come ginger e cedrata ed a quelle alcoliche dell’aperitivo classico, iniziarono a finire sulle carte dei bar anche i primi cocktail come il Margarita, il Daiquiri, il Negroni ed il Bloody Mary.

Le differenze con quello dei nostri giorni

Rispetto a quello degli anni 90 l’aperitivo di oggi è sicuramente più ricco, il numero dei cocktail è cresciuto a dismisura, ma soprattutto si sono imposte alcune bevande come lo Spritz e il Campari che ormai accontentano una grandissima fetta di pubblico.

Inoltre l’aperitivo attuale spesso diventa un vero sostituto del pasto (soprattutto serale), nel corso degli anni i cibi d’accompagnamento sono diventati sempre più elaborati e complessi ed è raro trovare solo dei comuni stuzzichini.

Va infine considerata anche la valenza sociale, nel corso del tempo infatti l’aperitivo è diventato sempre più un momento di ritrovo collettivo e non solo un abitudine personale.

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