La frittura di calamari è un piatto goloso e saporito che, in genere, viene apprezzato anche dai bambini e da chi non ama mangiare pesci, crostacei e molluschi.
Preparare una buona frittura di calamari non è particolarmente difficile, ma è importante avere alcune accortezze affinché i calamari risultino ben dorati, croccanti e non eccessivamente unti.
Ecco alcuni consigli da seguire per ottenere una frittura di calamari davvero squisita.
Calamari fritti: cosa occorre e come procedere
Ingredienti (per 4 persone)
- 1 kg di calamari
- circa 400 g di farina di semola di grano duro
- circa 2 l di olio extravergine di oliva o olio di arachidi
- sale
- pepe nero
- 1 limone
Procedimento
Prima fase: la pulizia e il taglio dei calamari
Dopo averli puliti correttamente, lavate bene i calamari sotto acqua corrente.
Quindi, poneteli in uno scolapasta e, dopo averli lasciati sgocciolare per alcuni minuti, asciugateli tamponandoli con un canovaccio pulito o con della carta assorbente (affinché la panatura possa aderire perfettamente ai calamari è fondamentale che questi siano perfettamente asciutti).
Utilizzando un coltello ben affilato, tagliate a rondelle il corpo dei calamari e a metà ciascun tentacolo.
Seconda fase: il passaggio dei calamari nella farina…
Per procedere all’infarinatura, ponete i calamari all’interno di un sacchetto per alimenti e, dopo aver aggiunto la farina di semola, agitate delicatamente il sacchetto in modo che la farina si distribuisca in maniera uniforme ed aderisca ai molluschi.
Date le dimensioni dei sacchetti per alimenti, naturalmente non è possibile infarinare tutti i calamari contemporaneamente, ma occorre suddividerli in gruppetti ed infarinarne pochi alla volta.
…oppure nella pastella
Se, invece che passarli nella semplice farina, preferite che i vostri calamari siano impastellati, oltre agli ingredienti indicati all’inizio della ricetta vi occorrono quelli necessari alla preparazione della pastella. In questo caso, trattandosi di molluschi, la pastella ideale è preparata con acqua gassata, un tuorlo d’uovo, sale e farina bianca (quest’ultima al posto della farina di semola di grano duro).
In una ciotola capiente sbattete il tuorlo d’uovo e, quando questo comincia ad apparire spumoso, unitevi un pizzico di sale, l’acqua gassata (che deve essere molto fredda ed aggiunta a poco a poco) e la farina, precedentemente setacciata.
Mescolate il tutto fino ad ottenere un composto omogeneo e privo di grumi.
A questo punto, appena prima di immergerli nell’olio bollente, potete passare i calamari nella pastella.
Terza fase: la cottura
In una pentola dai bordi alti fate scaldare un’abbondante quantità di olio.
Mentre attendete che questo sia ben caldo (e se avete optato per l’infarinatura dei molluschi), ponete i calamari all’interno di un colino e scuotete questo in modo che i molluschi rilascino l’eventuale farina in eccesso.
Una volta che l’olio ha raggiunto il bollore, tuffatevi una manciata di calamari e lasciate che questi cuociano fino a quando non avranno assunto un’uniforme doratura.
Quindi, utilizzando una schiumarola, prelevate i molluschi dall’olio bollente e poneteli su alcuni fogli di carta da cucina, che assorbiranno una parte dell’olio e, di conseguenza, contribuiranno a rendere la frittura più leggera e croccante.
Procedete allo stesso modo per friggere gli altri molluschi. Friggere i calamari pochi alla volta serve ad evitare che la temperatura dell’olio di cottura si abbassi troppo, rendendo il fritto più pesante e, quindi, meno croccante.
Ultimata la cottura di tutti i calamari, non vi resta che disporli su un piatto da portata, condirli con sale e pepe nero e servirli accompagnati da qualche fettina di limone.