Il bisonte è un animale che richiama alla memoria i film del vecchio West che guardavano da piccoli e che ci avrà anche solleticato qualche curiosità culinaria.
Le sue carni sono tornate sui mercati, soprattutto adesso che molti allevatori statunitensi hanno cominciato a ripopolare le praterie con questo animale, del quale esistono nel momento in cui vi scriviamo circa 500.000 esemplari.
Non è dunque più un crimine consumarne le carni, dato che lo stato di conservazione della specie è su livelli più che buoni e allora sotto con le forchette, dato che del bisonte, a livello culinario, c’è davvero tanto da imparare.
Carni ottime
Le carni di bisonte assomigliano molto a quelle bovine, anche se essendo mediamente più striate di grassi, tendono ad essere più tenere qualunque sia il tipo di cottura con le quali decideremo di prepararle. Vanno benissimo per le bistecche e anche per fare dei bolliti, che però avranno un odore leggermente più forte di quelli a base di manzo.
Nei migliori ristoranti americani potrete dunque assaggiare le due preparazioni tipiche di questa carne: sia sotto forma di steak, alta e succosa e cotta in genere molto poco, quasi al sangue e sia gli straordinari stufati che possiamo consumare sia con contorno di verdure, anche queste bollite, sia con patate fritte.
E in Italia? Costi e reperibilità
Ci sono dazi molto forti sull’importazione delle carni di bufalo, che sono equiparate, fiscalmente parlando, a quelle bovine. Per questo motivo in genere i prezzi collegati al consumo di bufalo sono molto alti, circa il doppio dei tagli analoghi di bovino italiano.
A rendere però particolarmente difficile il consumo di queste carni in Italia non è necessariamente il prezzo, ma piuttosto la reperibilità. Sono pochissimi, si contano sulle dita di una mano, i ristoranti di Milano e Roma che offrono questa leccornia, motivo per il quale, per chi volesse mangiarla, non resta che una piccola tappa culinaria negli States, dove questa carne sta tornando ad essere decisamente in voga.