L’aragosta è la regina dei crostacei.
È considerata una prelibatezza, adatta a soddisfare anche i palati più esigenti.
Ma quali sono le principali accortenze da avere in cucina per cucinarla al meglio?
Primo passo: rigorosamente viva!
Quando acquistiamo l‘aragosta dobbiamo fare molta attenzione che sia rigorosamente viva. Per quanto strano possa sembrare, è indispensabile che lo sia ai fini della cottura.
È impossibile cucinare bene un’aragosta già morta, in quanto la polpa interna non verrebbe cotta nel modo giusto.
Come riconoscere un’aragosta viva?
Dando per scontato che non è sempre possibile vederla muoversi, riconoscere un’aragosta viva è relativamente semplice. Basta fare un po’ di attenzione al momento dell’acquisto e verificare pochi particolari.
- Il colore deve essere vivace
- Le chele devono essere rigorosamente intere e non spezzate
- L’odore non deve essere troppo forte, indice del fatto che sta andando a male
Come avere un’ottima aragosta?
Aspetto fondamentale è che l’aragosta non deve avere avuto una lunga permanenza in vivaio, cioè fuori dal suo ambiente naturale.
Se così fosse, la polpa risulterebbe stopposa anche dopo una cottura eccellente.
Inoltre non deve essere troppo grande, altrimenti vuol dire che ci stanno rifilando un’aragosta già vecchia. Un’aragosta giovane non supera mai i 2 Kg di peso.
La cottura
Il modo più semplice e diffuso di cucinare l’aragosta è senza dubbio quello di bollirla.
È molto più semplice di quanto si possa pensare. Attenti solo a rispettare i giusti tempi di cottura. Se la si cuoce troppo la polpa diventa dura, mentre cuocendola poco diventa troppo molle e poco gradevole.
I passi fondamentali per una buona cottura, sono i seguenti:
- Portare ad ebollizione una pentola di acqua;
- Una volta che l’acqua è ad ebollizione, immergervi l’aragosta ancora rigorosamente viva;
- Far trascorrere circa 15 minuti di cottura per un esemplare di 1 Kg, coprendo la pentola con un coperchio.
Si può legare l’aragosta ad una tavoletta di legno per evitare che si pieghi e per evitare pericolosi sobbalzi durante la cottura.
Come servirla?
L’aragosta può essere servita sia calda che fredda. Spetta a noi decidere.
Nel caso in cui vogliamo servirla fredda è bene lasciarla raffreddare nella stessa acqua di cottura fino a che l’acqua non si sarà completamente raffreddata.