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Marinatura del Cinghiale: come fare?


cinghialeIl cinghiale, sebbene sia un animale molto comune dalle nostre parti, non è esattamente uno dei più facili da preparare. Si tratta di una carne dai forti sentori di selvaggina che, fatta eccezione per le preparazioni alla brace, ha bisogno di una buona marinatura.

Non sapete come marinare il cinghiale? Niente paura, abbiamo preparato per voi tre idee per una preparazione a prova dei migliori chef del mondo.

La macinatura nel vino rosso

La più comune marinatura per il cinghiale è sicuramente quella a base di vino rosso. Si preferiscono in genere qualità piuttosto tanniche, quelle che vengono prodotte per intenderci nei luoghi dove questo animale vive. Scegliamo un Montepulciano d’Abruzzo o un Chianti corposo e procediamo come segue:

  • Prepariamo un contenitore di vetro con tappo ermetico, all’interno del quale posizioneremo il cinghiale tagliato a cubetti;
  • Aggiungiamo una bottiglia di vino per chilo di prodotto, 4 cipolle tagliate in parti grandi, 2 sedani puliti e qualche carota;
  • Se il vino è corposo non c’è bisogno di aggiungere altro;
  • Lasciamo a marinare in frigorifero per almeno 12 ore;
  • Una volta terminata la macinatura potremo scolare il prodotto e procedere con la cottura.

Perché marinarlo con il vino rosso?

Il vino rosso ha al suo interno enzimi che aiutano a degradare le fibre di cui è ricca la carne nera, come quella di cinghiale. Il problema principale che si incontra quando si prepara questo tipo di carne è che potrebbe presentarsi troppo dura alla masticazione, rendendo quello che poteva essere un capolavoro, un piatto da buttare nel cestino.


Marinatura in aceto

La marinatura in aceto ha lo stesso obiettivo di quella in vino, anche se viene preferita quando si vuole preparare il cinghiale in agrodolce. Qui servirà meno prodotto e per contrastare il profumo acido dell’aceto faremo uso di alcune erbe fresche. Procediamo così:

  • Prepariamo di nuovo un contenitore di vetro, dove mettere il cinghiale tagliato a cubetti;
  • Aggiungiamo un bicchiere di aceto per chilo di prodotto, timo fresco, rosmarino, un po’ di pepe e un cucchiaino di zucchero;
  • Chiudiamo il contenitore e lasciamolo riposare in frigorifero per almeno 12 ore.

La marinatura nel latte

Anche il latte può essere utilizzato per la bagna da marinatura. Basterà seguire la preparazione di cui abbiamo appena parlato, aggiungendo al posto dell’aceto circa 500 ml di latte per chilo di prodotto. Il latte aiuterà a distribuire il grasso e a rendere queste carni più morbide durante la cottura.

Si tratta di una procedura che viene in genere utilizzata per preparare stufati da ripassare in padella. Il sapore del cinghiale ne esce attutito, motivo per il quale è verso la macinatura del cinghiale al latte che dovreste muovervi se non siete dei grandi amanti dei gusti forti offerti dalla selvaggina.

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