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Semi di sesamo: come usarli al meglio in cucina


semi di sesamo in cucinaI semi di sesamo vengono utilizzati per arricchire gli impasti di pane e prodotti da forno o come condimento nei piatti di cereali, nelle insalate e nei dolci.

Sono molto usati nelle dieta macrobiotica. Si possono anche riscaldare in padella ma attenzione perché una tostatura prolungata potrebbe far diventare il seme amarognolo.


Secondo alcuni ricercatori, con il riscaldamento prolungato si forma nel seme di sesamo una sostanza potenzialmente cancerogena, il sesamolo.

Infine macinando i semi e mescolandoli con il sale si otterrà un condimento chiamato gomasio.

Semi di sesamo in cucina

Il gomasio, che si presenta sottoforma di polvere, è molto apprezzato nella cucina orientale. Nella cucina turca viene usato un burro di sesamo, la tahina, ottimo per condire l’hummus.

In Sicilia con i semi di sesamo si prepara la “giurgiulena”, un dolce che appartiene alla tradizione culinaria locale. L’alimento al sesamo più comune è certamente il pane al sesamo, che si può trovare nella maggior parte delle panetterie.

Si possono utilizzare i semi di sesamo anche come sostituti del pangrattato, più comunemente usato per impanare verdure, carne o pollo. Possiamo usare i semi di sesamo per avere una impanatura più sfiziosa ed esotica.

Principali nutrienti dei semi di sesamo

I semi di sesamo hanno una grande riserva di energia. 100gr di semi di sesamo corrispondono a circa 600 kcal. Contengono quindi grassi (50%), carboidrati (20%) e proteine (18%). Contengono vitamina B, ferro, selenio, magnesio, potassio, fosforo e molto calcio.

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