Le buone forchette di tutto il mondo sono avvisate. Da domani potrebbero non trovare più succose bistecche, deliziosi antipasti e ricchi piatti di pasta sui menù dei ristoranti. Potrebbero rimanerci giusto tre o quattro gusti della bevanda Soylent, un superconcentrato liquido che contiene, dicono, tutti i nutrienti di cui abbiamo bisogno per vivere.
Una sorta di cibo cyberpunk, che elimina quella che per il suo inventore è una noiosissima perdita di tempo: quella mezz’ora (o forse anche un’ora per noi italiani) che dedichiamo, ogni giorno, ad ognuno dei nostri pasti.
Si tratta di un bibitone che contiene un mix di proteine, carboidrati, maltodestrine e vitamine, e che stando almeno a quello che dice il suo inventore, un rampante imprenditore venticinquenne di San Francisco, è nutrizionalmente completo.
Possibile soluzione anche per i paesi poveri
I paesi poveri potrebbero però vedere in Soylent una soluzione ai loro problemi di approvvigionamento alimentare. La mistura costa infatti solo 3€ a pasto, e rappresenta per i paesi in cui è impossibile consegnare e conservare cibo fresco una delle poche vie d’uscita possibili.
Il beverone è infatti completo e anche più economico di quelle che sono le razioni delle Nazioni Unite.
Pericolo cibo-bionico per gli amanti della buona cucina
Quello che ha fatto però gridare ad una sorta di scandalo è stata la possibilità, neanche troppo remota, di avere un futuro a base di pasti in stile astronauta, che tolgano di mezzo il gusto per la buona tavola, rendendo l’alimentazione qualcosa di meccanico come per gli animali di allevamento.
Un futuro che però sarà osteggiato da chi, e sono in molti, fanno della buona cucina una ragione… di vita. Perché non basta alimentarsi e non basta nutrirsi.
Mangiare è un’arte, un piacere sopraffino, e nulla, neanche il più nutriente dei beveroni, potrà mai cambiare questo.