Lo zibibbo è un vino dolce di qualità pregiata. Il nome di questo vino deriva dalla parola araba zibib, che significa uva passita, uvetta.
Questa varietà d’uva fu introdotta dagli arabi nell’isola di Pantelleria dove, oggi, i vigneti ospitanti lo zibibbo rappresentano il 95% dei vigneti totali.
Caratteristiche del vino
Lo zibibbo di Pantelleria – prodotto a Denominazione di Origine Controllata fin dagli anni Settanta – è un vino di colore giallo dorato, dal profumo inconfondibile e dal sapore eccezionale, con un particolare retrogusto di mandorla. La sua gradazione alcolica minima è di 10°.
Dai vigneti dell’isola, oltre al vino omonimo, si produce il famoso Moscato e l’altrettanto noto Passito.
Grazie alla sua estrema dolcezza, il vino zibibbo si usa anche come vino da taglio per i vini prodotti nell’Italia settentrionale, vini spesso poco aromatici e poco zuccherini. L’uva zibibbo è particolarmente gettonata, sempre a fini di taglio, sia in Veneto che in Piemonte.
Lo zibibbo a tavola
Da servirsi freddo, a temperature fra gli 8 e i 12 gradi, questo vino si presta a svariati abbinamenti.
Il vino zibibbo è considerato compagno ideale di crostacei, ricci e piatti di pesce in genere, ma si abbina bene anche ai formaggi.
L’ abbinamento migliore è con i dolci della tradizionale pasticceria siciliana (cassata, cannoli, paste di mandorla), con dessert secchi o con gelati al pistacchio.
Non solo vino
L’uva zibibbo viene impiegata anche come uva da tavola per la sua dolcezza e il suo aspetto gradevole. Inoltre, poiché queste uve si prestano perfettamente ad essere essiccate, vengono impiegate anche per la produzione di uva passa.
Zibibbo a rischio
La produzione d’ uva dei vigneti zibibbo è molto più bassa di quella di altre zone d’Italia a causa dell’esiguità del territorio che si ha a disposizione e della costante diminuzione dei piccoli viticoltori.
Queste difficoltà stanno facendo registrare una costante diminuzione della produzione di vini che gradualmente potrebbero rendere lo zibibbo una vera e propria rarità.