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Zampone di maiale: come sceglierne uno di qualità


riconoscere zampone buonoLo zampone di maiale, accompagnato dalle classiche lenticchie stufate è forse il piatto in assoluto più tipico del menù di Capodanno.

Ma siete sicuri di portare in tavola uno zampone di qualità?

Ecco ciò che dovete sapere per scegliere uno zampone davvero buono.

Come riconoscere un buono zampone?

L’etichetta del prodotto

Per sapere se lo zampone che state per acquistare è un prodotto buono e di qualità, la prima cosa da fare è leggerne attentamente l’etichetta, che oltre alla denominazione del prodotto deve riportarne gli ingredienti e la provenienza geografica.


Nell’elenco ingredienti di un buono zampone la dicitura carne suina, che indica esclusivamente i tagli magri di carne, deve trovarsi prima di grasso, cotenna e tessuti connettivi, perché ciò significa che la quantità di carne magra utilizzata è superiore a quella di parti grasse.

Ancora migliore è uno zampone sulla cui etichetta non compaiano grasso, cotenna e tessuti connettivi, perché ciò significa che il grasso costituisce meno del 30% dell’intero prodotto, e cotenna e tessuto connettivo (tendini, nervetti e altre parti di scarto) addirittura meno del 25%.

Se l’etichetta dello zampone riporta la percentuale di carne suina non è indice di buona qualità, perché significa che nel prodotto è stata aggiunta acqua per più del 5% e che, molto probabilmente, sono contenuti anche polifosfati, sostanze che servono a trattenere l’acqua.

Se sull’etichetta o sulla confezione trovate la denominazione Zampone di Modena IGP (Indicazione Geografica Protetta) siete davanti ad uno zampone di ottima qualità, prodotto secondo un rigido disciplinare approvato dall‘Unione Europea ed oggetto di severi controlli.

L’aspetto al taglio

Dopo aver cotto il vostro zampone, per capire ancora prima di gustarlo se si tratta di un prodotto buono potete controllarne colore e consistenza al taglio.

Uno zampone di qualità, tagliato a fette, presenta un colore che può andare dal rosa molto scuro al rosso.

All’esterno appare sodo e compatto, all’interno si mostra granuloso ma non si sbriciola.

Zampone fresco o zampone precotto?

In commercio potete trovare lo zampone ancora crudo oppure quello precotto e confezionato sottovuoto.

Lo zampone fresco

Lo zampone acquistato fresco deve essere conservato in frigorifero e prima di poter essere consumato necessita di una cottura molto lunga.

D’altra parte, in genere è qualitativamente migliore rispetto allo zampone precotto perché non contiene conservanti ed è insaporito soltanto con spezie naturali.

Lo zampone precotto

Considerato che lo zampone fresco ha tempi di conservazione piuttosto brevi e richiede una cottura molto lunga, spesso si preferisce acquistare lo zampone precotto, sicuramente più pratico da preparare.

Anche lo zampone precotto, prima di poter essere mangiato deve essere cotto, ma si tratta di una cottura decisamente più breve e meno impegnativa di quella dello zampone fresco.

Lo zampone precotto ha tempi di conservazione molto lunghi, anche se tenuto a temperatura ambiente, tempi dovuti non solo al confezionamento sottovuoto del prodotto ma anche all’aggiunta di conservanti. 

Se volete un prodotto sano, forse meglio orientarsi sullo zampone fresco.

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