L’aceto balsamico e la crema di aceto balsamico, valide alternative ai condimenti tradizionali, negli ultimi tempi stanno conoscendo una diffusione sempre maggiore, non solo come ingrediente per cibi salati, ma anche in abbinamento a frutta o desserts.
Ma qual è la differenza tra aceto balsamico e crema di aceto balsamico? Quale scegliere tra questi due prodotti?
Ecco ciò che dovete sapere sul’aceto balsamico e sulla crema di aceto balsamico, in modo che possiate acquistare il prodotto più adatto alle vostre esigenze.
L’aceto balsamico
Le caratteristiche dell’aceto balsamico
L’aceto balsamico è un condimento ottenuto dalla lavorazione del mosto d’uva cotto, che viene fatto fermentare e, quindi, sottoposto ad un processo di invecchiamento di molti anni all’interno di botti di legno.
E’ caratterizzato da un profumo intenso e da un sapore gradevolmente agrodolce. Si presenta di colore bruno ed ha una consistenza simile a quella di uno sciroppo.
Le varietà di aceto balsamico
Aceto Balsamico Tradizionale DOP
Gli aceti balsamici tradizionali, tutelati dal marchio DOP, sono l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP e l’Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia DOP.
Questi aceti balsamici vengono prodotti utilizzando il mosto cotto di uve Trebbiano e Lambrusco. Questo viene fatto fermentare, ossidare e invecchiare e il lungo periodo di invecchiamento, che avviene in piccole botti di legno, può durare da 12 a oltre 25 anni.
In base alla durata dell’invecchiamento l’aceto balsamico viene definito Giovane o Extra Vecchio.
Aceto Balsamico di Modena IGP
Per la produzione dell’Aceto Balsamico di Modena IGP è consentito l’impiego di uve anche non provenienti dai territori di Modena e Reggio Emilia ed il periodo di invecchiamento può essere anche di soli 2 mesi.
Il disciplinare di produzione IGP, inoltre, consente che questo aceto balsamico venga addensato con il caramello, anche se la sua quantità non può superare il 2% del prodotto totale.
Aceto balsamico
Se sull’etichetta del prodotto trovate la semplice dicitura aceto balsamico, siete davanti ad un prodotto meno costoso dei precedenti ma anche meno pregiato.
Questo aceto balsamico è ottenuto dal mosto d’uva cotto addizionato non solo con dell’aceto balsamico invecchiato per almeno 10 anni, ma anche con caramello o altri additivi, che servono a conferirgli il colore e la consistenza tipici dell’aceto balsamico.
Gli usi in cucina dell’aceto balsamico
L’aceto balsamico, di qualunque varietà esso sia, si presta ad insaporire diversi cibi e preparazioni.
Questo condimento è ottimo in abbinamento a formaggi, insalate e carne alla griglia ma anche primi piatti come pasta ripiena e risotti. Inoltre, il suo sapore agrodolce si sposa bene con cibi dolci come frutta, specialmente fragole, macedonia e gelato.
L’aceto balsamico viene anche impiegato per la decorazione di piatti raffinati, anche se a questo scopo spesso si preferisce usare la crema di aceto balsamico.
La crema di aceto balsamico
Le caratteristiche della crema di aceto balsamico
La crema di aceto balsamico viene preparata facendo cuocere a fuoco lento l’aceto balsamico ed aggiungendo a questo farina, zucchero, preferibilmente di canna, burro e glucosio. Quest’ultimo serve a dare lucentezza alla crema.
Questa crema si presenta di colore bruno, come l’aceto balsamico, ma la sua consistenza è più densa e corposa. In quanto al gusto, nella crema di aceto balsamico la componente dolce, conferita dallo zucchero, tende a prevalere sulla componente agra, data dall’aceto.
Gli usi in cucina della crema di aceto balsamico
Il sapore della crema di aceto balsamico si adatta ad accompagnare gli stessi cibi che si sposano bene con l’aceto balsamico, poiché le caratteristiche organolettiche dei due prodotti, seppure non esattamente uguali, sono molto simili.
Molto spesso la crema di aceto balsamico viene impiegata, più che come condimento, per guarnire e conferire maggiore eleganza a preparazioni importanti.