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Chef a domicilio: chi può diventarlo?


La figura dello chef a domicilio è una delle figure professionali più ricercate. In molti vogliono celebrare eventi e momenti speciali nell’intimità della propria casa senza rinunciare al piacere della cucina di uno chef.

Coloro che perseguono questa professione, infatti, solitamente preparano le pietanze proprio a casa del cliente dove vengono chiamati per effettuare il servizio in seguito a precisi accordi.

Generalmente dopo il contatto, ci si accorda sugli orari e sul menù e viene effettuato un preventivo. Sarà poi premura dello chef portare con sé gli attrezzi del mestiere.

Ma cosa serve per intraprendere questa professione e come ci si deve comportare per essere in regola a livello fiscale e di legge? Vediamo insieme chi può diventare chef e cosa deve fare concretamente.


I requisiti

Sembra banale sottolinearlo, ma il primo e improrogabile requisito è quello di avere una forte passione per la cucina. In più servono una riconosciuta capacità e anche una forte duttilità e propensione al contatto col cliente.

Non basta saper cucinare perché dovrai affrontare situazioni sempre diverse, in luoghi che non sono quelli confortevoli della tua cucina e in continuo contatto con persone con le quali lavorerai direttamente senza il filtro del ristorante.

Inoltre sarebbe opportuno poter offrire un servizio completo, tra cui il servizio di spesa, il consiglio sui vini e la pasticceria per offrire un pacchetto completo che innalzerà la tua professionalità.

Lavoro in regola

La legge è chiara per quanto riguarda il lavoro ed è assolutamente da contrastare l’idea del pagamento in nero in seguito al servizio. Si violano così le leggi sul lavoro e anche quelle sulla sicurezza che sono fondamentali.

Il primo passo è quello di aprire la partita iva come libero professionista ed essere in regola con il fisco. Per farlo dovrai iscriverti alla locale Camera di commercio. Solo così sarai in regola.

Devi necessariamente essere abilitato alla somministrazione di cibi e bevande con apposite certificazioni asl e devi seguire corsi per le norme igienico-sanitarie rispettando gli aggiornamenti.

Ora dedichiamoci alla formazione: che tu abbia svolto la scuola alberghiera o corsi di specializzazione in stage, devi risultare formato alla professione di chef e aver lavorato per un determinato periodo presso ristoranti o attività.

In bocca al lupo!

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