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I segreti per conservare correttamente la carne


In questo articolo, dopo aver visto la corretta conservazione del pesce, ci concentreremo sulla carne per cercare di capire come, dove e perché conservarla.

Anche nel caso della carne il principale metodo di conservazione è il frigo visto che ormai tecniche arcaiche come il “sotto sale” sono definitivamente superate ed utilizzate in rarissime occasioni.

Vediamo quale approccio bisogna avere e quali sono i più importanti distinguo da fare quando ci troviamo a dover mettere in frigorifero o in freezer un taglio di carne.

Preparazione della carne

La carne prima di essere conservata va attentamente preparata privandola di tutto il sangue che presenta esternamente ed asciugandola da tutti i suoi succhi.


Dopo di che va riposta in frigo all’interno di apposite pellicole alimentari, carta oleata o contenitori in plastica o vetro con chiusura ermetica.

Ricordatevi poi che essa va tagliata il meno possibile così da abbassare il rischio di contaminazione batterica ed è preferibile conservarla in grandi tagli anche se destinata agli spezzatini o alla macinazione.

Importante è anche posizionare correttamente la carne in modo che sia nel ripiano più freddo e soprattutto lontana da qualsiasi fonte di calore o cibo già cotto.

Ogni tipologia ha i suoi tempi

I tempi di conservazione della carne sono diversi se siamo davanti a del maiale, del pollo o della selvaggina poiché questi hanno delle caratteristiche organiche specifiche.

Per cui schematizzando al massimo possiamo riassumere che:

  • Carne di pollo e carni bianche: 48 ore in frigorifero che diventano 3 mesi in congelatore;
  • Carne di maiale: 3-4 giorni in frigo e circa 4 mesi in freezer;
  • Carne di manzo: da 3 giorni ad una settimana a seconda della grandezza del taglio mentre in congelatore può stare anche per 6 mesi;
  • Selvaggina: pochi giorni nel reparto frigo ma nel congelatore è quella che può essere mantenuta più a lungo di tutte.

Come decongelare correttamente

La carne non può essere scongelata ne a temperatura ambiente ne tantomeno con fonti di calore ma il processo deve avvenire all’interno del frigo, ponendola in ripiani via via meno freddi.

C’è quindi bisogno di diverse ore prima di poterla cuocere e consumare.

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