Per chi non li conoscesse, gli orziadas sono dei frutti di mare dall’aspetto poco invitante, ma dal sapore davvero delizioso. Vivono attaccati alle rocce nei mari limpidi e puliti e oggigiorno è sempre più difficile procurarseli perché sono costosissimi e quasi introvabili.
Con essi oggi realizzeremo una vecchia ricetta di pescatori sardi che friggevano gli orziadas in abbondante olio di semi dopo averli tuffati in una soffice pastella.
Ecco la ricetta.
Ingredienti (per 4 persone)
- 24 orziades;
- 100 g di semola di grano duro;
- 200 g di farina 00;
- 1 pizzico di sale;
- 1 ciuffetto di prezzemolo;
- 1 limone biologico;
- 1 litro di olio di semi di arachide;
- 2 uova;
- 500 ml di acqua gassata freddissima.
Preparazione
Per poter friggere al meglio gli orziadas bisogna preparare una soffice pastella utilizzando acqua gassata per allungare l’impasto in modo da renderlo molto leggero e delicato. Mettiamo le uova dentro una ciotola e battiamole per bene con una forchetta fino a quando non saranno molto spumose. Setacciamo le due farine e iniziamo ad inserirle nella ciotola, ma facciamolo poco per volta aiutandoci con una frusta. Facciamo amalgamare per bene un piccolo quantitativo di farina prima di aggiungerne dell’altro accertandoci sempre che non si siano formati dei grumi.
Appena la farina sarà completamente versata, aggiungiamo l’acqua gassata, anch’essa poco por volta, fino a quando non avremo tra le mani un impasto dalla consistenza non troppo liquida e non troppo densa.
Mettiamo a scaldare l’olio di semi in una padella antiaderente e lasciamolo sul fuoco fino a quando non avrà raggiunto la temperatura giusta. Immergiamo gli orziadas nella pastella muovendoli con una forchetta per bagnarli completamente, poi tuffiamoli nell’olio bollente per qualche minuto fino a quando non saranno dorati in superficie. Scoliamoli su un piatto rivestito di carta assorbente, spolveriamoli con un pizzico di sale fino e serviamoli quando sono ancora molto caldi circondati da fettine di limone biologico.