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Piatto vulcano: “tecnologia” al servizio del cibo


Abbiamo ormai imparato a conoscere il piatto vulcano e tutti i possibili utilizzi per cui è stato concepito e ne abbiamo evidenziato anche le principali caratteristiche fisiche ma quello che forse non sappiamo è che dietro di esso c’è davvero tanta tecnologia.

Elencando le proprietà di questo piatto da portata incontriamo molti aspetti che, oltre ad essere scenografici, fanno si che il prodotto sia anche molto resistente e comodo da usare.

Essi sono legati per la stragrande maggioranza al materiale con cui il piatto vulcano viene realizzato, ovvero il vetro borosilicato ottenuto attraverso una tecnica complessa e all’avanguardia utilizzata anche per produrre vetri con scopi ben più seri di questo.

In questo articolo vedremo il processo tecnologico che c’è dietro alla realizzazione di un piatto scoprendo anche i segreti che permettono di renderlo bello, utile e praticamente infrangibile.


Vetro borosilicato: cos’é?

Conoscerete probabilmente già il vetro borosilicato ma con un altro nome, quello di Pyrex, ed avrete già avuto modo di apprezzarne tutte le peculiarità.

Esso è realizzato grazie ad un tecnologia innovativa che permette di mutare la normale composizione del vetro sostituendo agli ossidi alcalini, l’ossido di boro che va così a formare insieme alla silice un reticolo meno robusto e con un’espansione minore, rendendolo però più resistente.

Il risultato è un vetro a densità 2.23 g/cm3 con una grandissima resistenza termica ed un bassissimo coefficiente di dilatazione che può essere utilizzato sia per finalità scientifiche, sia nell’illuminazione che nell’ambito alimentare.

Usi in cucina

Essendo un vetro molto malleabile e facilmente lavorabile viene largamente utilizzato per produrre pirofile, contenitori, piatti e vassoi di varie dimensioni che grazie alla capacità di resistere ai cambiamenti termici possono finire direttamente in forno, in freezer o nel microonde.

Inoltre il vetro borosilicato è resistentissimo anche all’azione di agenti chimici per cui non teme la corrosione o l’opacizzazione ad opera di detersivi per il lavaggio a mano o in lavastoviglie.

In ultimo anche il suo aspetto lucente e limpido lo rende adatto anche alla presentazione di piatti e pietanze, proprio come accade nel caso del piatto vulcano.

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