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Capesante: si possono mangiare crude?


mangiare capesante crude rischiLe capesante sono tra i molluschi più noti ed apprezzati.

Oltre ad essere consumate previa cottura, magari gratinate o utilizzate per la preparazione di creme, quiche, sughi e ripieni, le capesante vengono spesso gustate anche crude.

Ma come evitare i rischi che possono derivare dal consumo di molluschi crudi?

Capesante crude: come evitare intossicazioni alimentari?

Le capesante, che vivono in mari non sempre puliti, tendono ad assorbire e contenere batteri, tossine e virus.


Per evitare di contrarre malattie mangiando capesante crude è fondamentale seguire alcune semplici ma importanti regole.

La scelta del prodotto

La cosa migliore è acquistare le capesante ancora vive. Controllate che la conchiglia sia lucida e che le due valve siano ben chiuse e non presentino rotture o segni di schiacciamento.

E’ importante che le capesante vengano vendute in sacchetti a rete muniti di etichetta, sulla quale devono essere riportati il nome del mollusco, quello del produttore, l’indicazione del centro di depurazione, le modalità di conservazione e la data di scadenza, che non può andare oltre i 5 giorni dal confezionamento.

Evitate di comprare capesante vendute sfuse e prive di un’etichetta che ne certifichi la provenienza e la freschezza. Non comprate capesante che siano molto sporche di sabbia, fango o alghe, possibili veicoli di virus e batteri.

Il controllo in cucina

Una volta giunti a casa e aperte le capesante dovete prestare attenzione, oltre all’odore, che deve essere gradevole, anche all’aspetto del mollusco.

La capasanta deve avere colori accesi e vivaci: controllate che la polpa sia di un bianco candido e che il corallo sia arancione brillante. Scartate, invece, le capesante dai colori spenti e grigiastri, perché quasi sicuramente si tratta di molluschi non freschi.

Per verificare che le capesante siano vive stimolatele con i rebbi di una forchetta e verificate che rispondano con piccole contrazioni.

Se volete essere ancora più tranquilli di non correre rischi mangiando capesante crude, potete sottoporre i molluschi ad un congelamento preventivo, tenendole in freezer per almeno 96 ore.

Un’accurata pulizia

Come è bene fare con ogni mollusco, anche nel caso delle capesante è fondamentale prestare una particolare cura alla pulizia.

Sciacquate le capesante sotto acqua corrente fredda e strofinatele con uno spazzolino a setole dure, per eliminare ogni residuo di sabbia e sporcizia.

Una volta aperte, private le capesante della parte nera e del muscolo che le tiene attaccate alla conchiglia, poiché queste parti non sono commestibili. Quindi, sciacquatele nuovamente.

La corretta conservazione

Perché le vostre capesante siano sicure è fondamentale che prestiate la giusta attenzione anche alla loro conservazione.

Una volta acquistati questi molluschi, abbiate l’accortezza di riporli in frigorifero dopo non più di 2 ore (durante la stagione estiva è meglio farlo addirittura entro 30-40 minuti). L’interruzione della catena del freddo, infatti, favorisce il proliferare di virus e batteri.

Se volete conservare le capesante per lunghi periodi potete scegliere di surgelarle oppure, dopo averle lavate e private della conchiglia, optare per la conservazione in salamoia.

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